Il “basso profilo” vuole essere un appello, un invito a considerare l'apporto delle piccole cose.
Questa attenzione ai singoli contributi può portare ad una riduzione di scala, a ragionare su micro-sistemi in cui le piccole cose hanno un grande peso, realtà complesse, ma con il vantaggio di non aver bisogno di grandi mezzi per essere maneggiate, esplorate o eventualmente modificate. Viceversa, la stessa attenzione ai diversi apporti, per piccoli e bassi che siano, può mettere in evidenza l' aspetto relazionale, la macro-rete di connessioni che coinvolge ciascun oggetto o ciascuna persona. Il “basso profilo” si presenta, quindi, come una chiave di lettura: è un modo di leggere che guarda agli elementi mutevoli della complessità, individuando un legame tra le diverse cooperazioni e il processo nella sua interezza. Qual è il profilo che la realtà ci mostra quando la si analizza dal basso? È soltanto un’ interpretazione? Desideriamo credere che il "basso profilo" possa anche divenire matrice di nuove possibilità operative.
Manifesto del “basso profilo”, aprile 2007
Giorgia Annovi, Carlotta Bonvicini, Eliodoro Bigi, Rosario Carotenuto, Michele D’Ariano, Leonardo Delmonte, Simone Ruini, Giovanni Santachiara, Francesco Tosi, Alberto Verde.